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UNA SANA ALIMENTAZIONE AIUTA A VIVERE PIU’ A LUNGO

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha calcolato che l’86% dei decessi sono dovuti principalmente a problemi cardiovascolari, tumori, diabete, malattie respiratorie ed altre patologie varie.

A causare tutto questo concorrono vari fattori che, facendo un po’ di attenzione  imparando a mangiare meglio (iniziando dall’età scolastica), se ne potrebbe ridurre di molto i fattori di rischio. È facilmente intuibile che si potrebbe aumentare gli anni di buona salute eliminando ad esempio il fumo, limitando i grassi e aumentando, al contrario, il quantitativo giornaliero di frutta e di verdura o magari percorrendo a piedi il percorso casa-giornalaio che di solito viene effettuato con l’automobile.

Il problema è rappresentato dal fatto che ci deve essere una “agenzia di informazione sanitaria” in grado di iniziare la sua attività addirittura già nel periodo scolastico.

A scuola il bambino potrebbe imparare i principi di una corretta, sana alimentazione in grado di evitare pericoli di sovrappeso e/o di obesità ovvero di allontanarlo il più possibile dalle patologie che, successivamente, potrebbero minare la sua salute.

Allo scopo è indispensabile seguire le Linee Guida per una sana alimentazione dell’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) che insegnano il modo corretto da seguire per la preparazione dei cibi nelle scuole.

I menù devono essere preparati in modo tale che abbiano una rotazione di almeno 4/5 settimane in linea con il cambio delle stagioni (autunno-inverno/primavera-estate) al fine di poter mantenere ed equilibrare l’apporto calorico e la quantità e varietà di frutta e di verdura.

Ovviamente il menù, anche se soggetto alla fantasia degli operatori di cucina, deve necessariamente essere preparato sulla base dei LARN per le diverse fasce d’età.

Peraltro il menù va realizzato tenendo conto i fattori di crescita, di metabolismo e prevenzione dei rischi di obesità precoce molto comuni dei casi di alimentazione  doppia e priva di regole, come il chiedere ed ottenere una doppia porzione dei piatti preparati e/o consumare cibi ipercalorici fuori dai pasti principali.

Per questo è importante che gli alimenti vengano distribuiti con utensili appropriati: mestoli, palette o schiumarole che abbiano la capacità di fornire la quantità necessaria prevista con una sola unica presa.

Stesso dicasi per gli alimenti distribuiti a peso e consegnati a pezzi (formaggi) o fette (torte, salumi ecc…). sarebbe inoltre opportuno che ai bambini venisse dato, a metà mattina cioè in concomitanza con la consueta pausa, uno spuntino che abbia un apporto calorico dell’8%-10% del totale del fabbisogno giornaliero (preferibilmente frutta e ortaggi, anche di IV gamma).

La disponibilità di acqua da bere deve essere sempre e comunque garantita in ogni momento della giornata.

I dati e le tabelle qui riportate sono stati elaborati in base alle indicazioni dei LARN per le varie fasce d’età che usufruiscono della ristorazione nelle scuole.

Da questi si evince che il pranzo deve apportare circa il 35% del fabbisogno giornaliero con il 15% di proteine, il 30% di grassi ed il 55% di carboidrati.

Le aspettative di vita sono aumentate  grazie ai progressi della scienza, ma, secondo l’OMS entro il 20250 il numero di persone superiore ai 60 anni rappresenterà oltre il 20% della popolazione mondiale. 

E’ ormai notorio che i fattori che incidono sulla longevità oltre che al fattore genetico è fondamentale lo stile di vita e la dieta, spiega il dottore Matteo Manuelli, specialista in scienza dell’alimentazione:

“ Sempre più studi sottolineano il ruolo della nutrizione, evidenziando che una dieta equilibrata, ricca di macro e micronutrienti, inclusi anche alcuni composti che promuovono la salute attraverso un lieve stress biologico, è essenziale per la salute e la longevità.

La gerontologia, che studia i fenomeni e i problemi legati all’età senile, ha identificato il cibo come uno dei pilastri fondamentali della sopravvivenza in buona salute”.

Cosa fare per vivere meglio e di più.

La prima cosa da fare  è seguire una dieta equilibrata e nutriente, controllare e mantenere il peso forma, fare esercizi fisici regolarmente e gestire lo stress.

Predisporre una dieta che includa una varietà di alimenti ricchi di nutrienti, evidenziando che sia ipocalorica, limitando l’apporto energetico e adottare il digiuno intermittente. Tuttavia entrambi possono divenire del tutto inutili o dannosi, se praticati senza la supervisione medica.

di Roberto Scenna Biagioli

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